il treno_

La storia del Majestic Imperial Train ha radici profonde nel XIX secolo, la grande epoca delle ferrovie. In questo periodo furono creati potenti treni per le famiglie regnanti d’Europa. La ricerca di precisione tecnica e di splendidi arredi portò alla creazione di eleganti palazzi su rotaia e il treno imperiale dell’Austria-Ungheria fu costruito dalla rinomata fabbrica di carri e locomotive Franz Ringhoffer a Praga-Smichov.
Nella storia di questo treno leggendario, un nome altrettanto da leggenda s’impone: quello di Claudius von Klaudy, direttore dei viaggi di corte di Sua Maestà, alle cui cure erano affidati gli agi del viaggio imperiale. Questi includevano il rallentamento del treno a velocità di marcia esattamente alle 5:30 del mattino, perché era l’ora in cui l’Imperatore si radeva la barba. Anche dopo aver ricevuto ben quaranta medaglie d’onore ed essere stato nominato cavaliere da Sua Maestà, Klaudy non ha mai esitato a salire sulla locomotiva a vapore e a condurre personalmente il convoglio durante la notte, per garantire un passaggio sicuro.
Dopo cinque decenni di duro servizio, Klaudy mancò nel 1903, da uomo umile quale era sempre stato. Il suo posto non fu mai sostituito. Le testimonianze di questo fedele servitore sono numerose.
Il valletto personale dell’Imperatore ha raccontato il seguente episodio:
“Quando arrivammo in Francia, chiesi all’Onorevole Klaudy qualche spicciolo francese da dare al facchino, e lui rispose semplicemente: “Mio caro amico, l’Imperatore d’Austria paga solo in oro”. Quindi ha proceduto a dare al facchino una moneta d’oro”.
Dopo un’elegante cena in treno, l’Imperatore si ritirava nel salone dei fumatori con i suoi generali di stato maggiore, e tutti loro letteralmente “sparivano nel fumo”. Il suo medico personale, molto preoccupato per gli effetti sulla salute di quest’abitudine, faceva tenere ai servitori un registro preciso su quest’abitudine. L’Imperatore, inoltre, non ha mai voluto guardie del corpo e, per togliere lavoro ma aumentare le preoccupazioni della sicurezza di corte, ha sempre vagato liberamente tra la gente.
“Non mi faranno del male!”.
Spesso gli agenti di sicurezza si travestivano da pedoni, operai o cacciatori senza che l’Imperatore sapesse di essere pedinato per protezione.
Anche l’imperatrice Elisabetta d’Austria amava viaggiare. La sua bellezza gettava un potente incantesimo su coloro che la circondavano e la sua fama si diffuse presto ben oltre i confini della monarchia asburgica. Ispirata dagli splendidi paesaggi che passavano davanti al suo finestrino e dalle sensazioni che evocavano, spesso trascorreva il tempo in treno leggendo e scrivendo poesie. Con affetto ha immortalato queste esperienze,

“… una destinazione diventa desiderabile solo perché c’è il viaggio in mezzo”.

Durante le due guerre mondiali, questi treni furono distrutti; solo uno si salvò: oggi lo si può ammirare al Museo della Tecnica di Praga. I progetti di costruzione sopravvissuti sono serviti come base per il Majestic Imperator Train de Luxe.


Il progetto ‘Un viaggio nella Storia’ è un progetto proposto dall’associazione Associazione di Promozione Sociale, Culturale e di volontariato Porte a Nordest e finanziato da GECT GO. Tutti i diritti sono riservati | credits