Settecento, il secolo d’oro_
Nel Settecento, considerato il secolo d’oro per Gorizia, la popolazione conoscerà un incremento sino a
ottomila unità. Soprattutto sotto l’imperatrice Maria Teresa, la città si abbellisce.
In questo periodo, difatti, l’architetto goriziano Nicolò Pacassi progetta due tra i più begli edifici cittadini:
palazzo Attems-Santacroce, oggi sede del municipio, e lo splendido palazzo Attems-Petzentein, sede dei
musei provinciali e la fontana del Nettuno di Piazza Vittoria. Per fornire un’idea della rilevanza del suo genio, allo stesso Pacassi si devono il palazzo imperiale Schönbrunn a Vienna e molti altri palazzi nella stessa città.
L’Età dei Lumi rappresenta inoltre una feconda stagione per le arti e le lettere.
Migliorano le condizioni sociali e sorgono i primi circoli culturali, come l’Accademia dei Filomeleti e quella
degli Arcadi Romano-Sonziaci, la cui rilevante collezione di opere dell’antichità classica è raccolta oggi
presso il Cenotafio di Winckelmann, a Trieste.
Nascono le prime tipografie, gioielli dell’artigianato locale, di cui si servono per stampare le loro opere
il librettista di Mozart, Da Ponte, e lo stesso Casanova. Si fa strada una storiografia goriziana che ha in
Rodolfo Coronini Cronberg e in Carlo de Morelli i suoi protagonisti.
Gorizia fa da cerniera tra gli influssi viennesi e la prepotente influenza artistica veneziana: Giovanni Michele
Lichtenreiter e Antonio Paroli sono i maggiori rappresentanti di una scuola pittorica locale che si afferma
nel Settecento.
In questo secolo Gorizia assume le caratteristiche di città ricca e attraente. Carlo Goldoni asserì che “Non vi
è provincia in Italia ove vi sia tanta nobiltà come in questa”, mentre Lorenzo Da Ponte, librettista di Mozart,
giunse altresì ad affermare che “Per tutta quella notte non feci che piangere al solo pensiero di dover lasciare una città, dove io era si ben trattato da tutti i buoni e dove giunsi talvolta a stimare me stesso”.
A testimonianza di un’epoca di pace e tolleranza è la costruzione, nel 1756, della Sinagoga ebraica, ristrutturata negli anni Settanta e ancora oggi visitabile.