il Viaggio
Un’aria frizzante di primavera appena cominciata carezzava delicatamente i volti degli ospiti che, con gli occhi sgranati, attendevano con trepidazione l’arrivo del treno, anticipato da un lungo fischio proveniente dalla gola del fiume.
In lontananza, le ampie volute di fumo che si levavano dalla locomotiva annunciavano l’imminente inizio del viaggio.
Una volta in stazione, le portiere dei vagoni del treno si aprirono lentamente e i viaggiatori furono accolti dal calore del legno e dalla bellezza degli interni in stile liberty. Sedili imbottiti di color rosso cremisi, lampade in cristallo, tappeti persiani e specchi adornavano ogni carrozza, contribuendo a diffondere un’atmosfera principesca. Alla partenza, il convoglio si mosse lentamente, accompagnato dal suono delle trombe e dei tamburi: il viaggio stava per aver inizio.
Lungo la via, il panorama cambia a ogni curva, incorniciato com’era dai finestrini, che restituivano erte colline boscose, piccoli villaggi, arditi passaggi sulle forre dei corsi d’acqua incontrati e pianure verdeggianti, la cui magnificenza si espandeva all’improvviso.
Il ritmo costante di marcia, le dolci vibrazioni delle ruote sui binari e la bellezza del paesaggio erano parte stessa dell’esperienza romantica e, mentre il treno procedeva, la magia di quel momento sospeso immortalava ogni istante del viaggio.
Quanto sopra è solo piccola parte di quanto gli ospiti di Sua Maestà potevano attendersi in procinto d’imbarcarsi sul treno imperiale, presso la stazione della Transalpina.
Quello stesso percorso e quello stesso treno, sebbene rivisto, che s’intende offrire oggi, per un viaggio nella storia.