Palazzo Lantierig_

Il trecentesco Palazzo Lantieri, sito in pieno centro storico, nasce come foresteria dei conti di Gorizia proprio a ridosso d’una delle cinte murarie più esterne della città medievale, in  prossimità della sua porta volta a oriente. Le mura di difesa, facenti parte integrante del palazzo, erano al tempo munite di un profondo fossato, entro il quale erano convogliate le acque di un torrente locale, a ulteriore difesa della città. Alle sue spalle si sviluppa la piazza Sant’Antonio, sulla quale si affacciano alcuni tra i locali edifici storici più eleganti. Le tracce del periodo medievale sono ancora evidenti nella poderosa torre ancor’oggi presente nel cortile della fabbrica, ingentilita da ampliamenti successivi.
Estintasi nell’anno 1500 con la morte di Leonardo la casata dei Conti di Gorizia e del Tirolo, la proprietà dell’edificio passò ai Lantieri di Paratico, sotto i quali conobbe la trasformazione da fortezza in palazzo nobiliare.
La casata dei Lantieri, originari della Romagna, si trasferì inizialmente a Milano e successivamente raggiunse la Liguria, Brescia e, nel 1450, anche la contea di Gorizia. Qui, sotto gli Asburgo, divennero dapprima baroni e poi conti dell’Impero e, nel corso dei secoli, acquisirono alcune proprietà che ancora oggi si possono ammirare, oltre al palazzo goriziano: il castello di Tabor, a Vipacco del XIV secolo, già appartenuto ai patriarchi di Aquileia e il casino di caccia del 1683, denominato Belvedere Lantieri a Zemono, interamente affrescato da maestranze venete con paesaggi e stemmi gentilizi inerenti alla famiglia.
Se in precedenza la Schönhaus aveva ospitato per le battute di caccia gli illustri ospiti dei conti di Gorizia, coi Lantieri il palazzo divenne fulcro di un certo mondo culturale mitteleuropeo di primo piano e meta di personaggi illustri, tra i quali vanno ricordati i Reali di Francia, il Pontefice Pio VI, Napoleone Bonaparte, Maria Theresia Arciduchessa d’Austria, i poeti e letterati tedeschi Johann Wolfgang von Goethe e Friedrich Schiller, Carlo Goldoni, Pietro Metastasio, riformatore del melodramma italiano, il librettista di Mozart Lorenzo Da Ponte e Giacomo Casanova.
Oggi il palazzo disvela ancora la sua primigenia bellezza e la sua avita storia ai piedi del castello medievale, in prossimità del chiostro di un convento del XIII secolo.


Il progetto ‘Un viaggio nella Storia’ è un progetto proposto dall’associazione Associazione di Promozione Sociale, Culturale e di volontariato Porte a Nordest e finanziato da GECT GO. Tutti i diritti sono riservati | credits