Palazzo Coronini Cronberg_
A Gorizia ancor oggi il toponimo ‘Zengraf’ indica l’omonimo borgo, conosciuto anche come Borgo Piazzutta: tale toponimo rinvia a Carl Zengraf, segretario della Camera Arciducale di Graz, entrato nel novero dei patrizi goriziani ricevendo dalla casa d’Austria numerosi poteri giurisdizionali su un’estesa area a nord di Gorizia. Egli, sui fondi così ottenuti, fece edificare la sua dimora, alla sommità di un modesto rilievo sul borgo sottostante, chiamato Grafenberg, o collina del conte.
Era la fine del XVI secolo quando la fabbrica per l’edificazione di questa dimora terminò, regalando alla città un’altra magnifica opera d’arte architettonica.
Dato il periodo, i criteri costruttivi ricalcarono quelli della dimora fortificata, votata all’essenzialità e al rigore stilistico piuttosto che a sovrastrutture decorative: è probabile che tale indicazione stilistica sia stata suggerita dalla precedente torre a pianta quasi quadrata presente sul sedime e su cui le recenti indicazioni archeologiche indicano la successiva edificazione della villa.
Allo Zingraf succedettero gli Strassoldo, ai quali il figlio del conte Carl alienò la proprietà. Questi modificarono l’aspetto della villa-forte, probabilmente disegnata dall’architetto militare Baldigara, facendole assumere le sembianze d’una casa padronale con annessa cappella votiva.
La piccola cappella è dedicata a Sant’Anna e ospita al suo interno, in corrispondenza dell’altare, la grande lunetta raffigurante i Santi del Paradiso di Johann Michael Lichtenreiter, pittore bavarese che operò anche a Praga e che si trasferì a Gorizia, presso borgo San Rocco, ove condusse una bottega che operò per quasi mezzo secolo.
Ma la villa Coronini è molto nota anche per il suo curatissimo parco di quasi cinque ettari, ricco d’essenze e nato inizialmente come giardino all’italiana, a pianta quadrata e in seguito ampliato dal Coronini stesso. Miracolosamente scampato agli stravolgimenti bellici del ‘900, ancor oggi è visitabile e ricorda, per il susseguirsi di viali alberati, fontane, specchi d’acqua, sculture e scalinate il parco voluto dall’arciduca d’Austria, Massimiliano d’Asburgo, a coronamento della sua nota dimora a Miramare. La collinetta attorno alla quale questo meraviglioso angolo verde ricco d’essenze è artificiale.